Francesca Candito è una pittrice italiana nata a Roma nel 1975 e che attualmente vive e lavora tra Verona e Milano. La sua ricerca artistica tocca spesso temi sociali, con modalità differenti.
Importanza del tema sociale
Francesca Càndito si laurea in Urbanistica alla Facoltà di Architettura, per poi proseguire i suoi studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua ricerca tratta di frequente tematiche sociali. Rilevante il suo progetto con una serie di opere incentrate sul tema della salute mentale che l’ha portata alla sua prima personale, richiesta dall'Assessore alle politiche sociali di Milano Maiorino e dall' Assessore alla Cultura nel 2015. La personale ha avutoi luogo alla Casa dei Diritti di Milano, diversi quotidiani ( IL Giorno) e canali di comunicazione del settore parlano dell'esposizione sottolineando l'importanza della ricerca e la forza delle opere di Càndito. La sua propulsione creatrice, per così dire, è trainata dal suo profondo senso di libertà nel guardare il mondo con uno sguardo diverso, spesso non omologato, dal resto della società.
Pittura essenziale e toccante
Càndito utilizza diverse tecniche per la realizzazione delle sue opere, acrilici, olio, matite colorate, collage, intervenendo anche con le mani sulla tela. Tutte le sue opere indagano soggetti toccanti, attraverso volti e corpi definiti con un tratto pittorico tagliente e spezzato. E’ una pittura che tende all'essenziale, dove la materia si dissolve lasciando il posto a dettagli ben distinti che caratterizzano i volti dagli sguardi persi e penetranti.
Successo internazionale
Ha partecipato ad esposizioni collettive e personali in Italia e all'estero, raccogliendo diversi riconoscimenti. Nel Marzo 2017 Saatchi Art, in particolare Rebecca Wilson- Capo curatrice e Vice Presidente di Art Advisory di Saatchi Art- riconosce Francesca tra i 40 migliori artisti della sezione Italiana. Sempre nel 2017 è stata selezionata dalla Critica al primo porsto della sezione pittura dello storico Premio Cascella ed è stata proclamata tra i primi trenta finalisti del noto Premio Arte Mondadori esponendo a Palazzo Reale di Milano. Sempre nel 2017 espone al Museo MIMUMO di Monza con una mostra personale. Nel 2018 si svolge in Danimarca la sua mostra personale alla Galleri Tornby-Bindslev e nel 2019 al Museo Valtellinese di Arte e Storia a Sondrio ha l'opportunità di esporre, in una mostra personale, un lungo e intensa lavoro di ricerca sulla forte figura di Rosa Genoni. Nel
2019 espone alla Bibblioteca Nazionale Braidense dell'Accademia di
Brera di Milano al Festival "Oggetto libro" con il libro d'artista" Una
vita in un portafoglio". Sempre nel 2019 espone in una collettiva a
Palazzo Marino Marini di Firenze per la mostra " Ex Voto, per arte
ricevuta". Nel 2020 la Fondazione Pasquinelli decide di invitare 15
artisti (tra cui Valeria Manzi, insegnante all’Accademia di Brera, Laura
Fiume, Filippo Borella e Paola Grott) a realizzare un pezzo unico,
trasformando in un’opera d’Arte il volume di poesie “Della forza e della
fragilità". Càndito viene chiamata tra i 15 artisti e realizza un libro
d'artista che diventa una vera e propria scultura. L'opera è stata
selezionata per essere l'immagine dei manifesti dell'iniziativa
dall'Associazione Pasquinelli ed è stata venduta all'asta per sostenere
un progetto di beneficenza. La stessa opera è stata selezionata da Art
Finder di Londra per un progetto di sensibilizzazione per una campagna a
sostegno del rispetto delle risorse naturali della terra finanziato
dalla Società di energia rinnovabile Octopus Energy.
L'imagine dell'opera è stata affissa in diversi spazi pubblicitari
pubblici del Regno Unito. Dal 2020 collabora con la Galleria Gilda
Contemporary Art Milano, per il mese di Settembre è prevista l'uscita
della Monografia "Or Not" pubblicata dalla casa editrice Asprima
commissionata dalla Galleria stessa. E' da notare come sia pregevole
che una galleria investa risorse, anche economiche, su giovani talenti e
non su figure - spesso defunte- già consolidate nel mercato dell'arte.